Vediamo il Salmo 110
1 [Salmo di Davide.] L'Eterno dice al mio Signore: «Siedi alla mia destra finchè io faccia dei tuoi nemici lo sgabello dei tuoi piedi». 2 L'Eterno estenderà da Sion lo scettro della tua potenza. Domina in mezzo ai tuoi nemici. 3 Il tuo popolo si offrirà volenteroso nel giorno del tuo potere; nello splendore di santità, dal grembo dell'aurora, tu avrai la rugiada della tua gioventù. 4 L'Eterno ha giurato e non si pentirà: «Tu sei sacerdote in eterno secondo l'ordine di Melchisedek». 5 Il Signore è alla tua destra. Egli distruggerà dei re nel giorno della sua ira. 6 Egli giudicherà le nazioni, le riempirà di cadaveri e distruggerà i governanti di gran parte della terra. 7 Berrà dal torrente per via e perciò alzerà il capo.
In questo breve Salmo si presenta il Messia come Re (vv. 1-3), come Sacerdote (v.4), e come il vittorioso Guerriero Divino (vv. 5-7). Davide ascolta una conversazione tra YHWH (il Padre) e il Signore di Davide (Adonai, il Messia), nella quale si dice che Cristo siederà alla destra del Padre, nel luogo d’onore, fino al suo secondo avvento e in quel momento i suoi nemici saranno collocati sotto i suoi piedi. Durante il suo secondo avvento, il Messia regnerà in questa terra da Sion (Gerusalemme) nel trono di Davide (Is. 2, 3; Is. 4, 3-5; Zac. 8, 3; 14, 3).
Altri redenti (“il tuo popolo”) si aggiungeranno al Messia nel giorno del suo avvento per sconfiggere coloro che si oppongono a Lui. Come Melchisedek, Cristo è Sacerdote e Re. Nel giorno dell’Armageddon, il Signore distruggerà dei re e giudicherà le nazioni.
Vediamo ora come Gesù ha citato il Salmo 110 in una delle sue conversazioni con i farisei:
Vangelo di Matteo (22, 41, 46):
41 Ora, essendo i farisei riuniti, Gesù chiese loro: 42 «Che ve ne pare del Cristo? Di chi è figlio?». Essi gli dissero: «Di Davide». 43 Egli disse loro: «Come mai dunque Davide, per lo Spirito, lo chiama Signore, dicendo: 44 "Il Signore ha detto al mio Signore: Siedi alla mia destra, finchè io abbia posto i tuoi nemici come sgabello dei tuoi piedi"? 45 Se dunque Davide lo chiama Signore, come può essere suo figlio?». 46 Ma nessuno era in grado di rispondergli; e, da quel giorno, nessuno osò più interrogarlo.
Quando i farisei risposero che il Messia è figlio di David, hanno dato una risposta corretta, ma incompleta. Gesù Cristo è Figlio di Davide per quanto riguarda la sua umanità, ossia la sua ascendenza attraverso sua madre, Maria, ma è anche il Figlio di Dio e Gesù voleva, con questa domanda, che i farisei lo riconoscessero. Per questo, per provarli, Gesù domandò loro: “Egli disse loro: «Come mai dunque Davide, per lo Spirito, lo chiama Signore, dicendo: "Il Signore ha detto al mio Signore: Siedi alla mia destra, finchè io abbia posto i tuoi nemici come sgabello dei tuoi piedi"?
Come avrebbe potuto Davide chiamare il Messia “Signore” se il Messia fosse stato solamente suo figlio? L’unica risposta è che il Messia, oltre a essere Figlio di Davide, è anche il Dio di Davide. In altre parole, il Messia doveva essere allo stesso modo Dio e uomo. Come uomo era il Figlio di Davide; come Dio era il Signore di Davide.
Gesù ha pertanto citato la profezia di Davide scritta nel Salmo 110 per enfatizzare la sua identità di Dio-uomo, ovvero una sola Persona con due nature, la divina e la umana. Se Lui non fosse Dio-uomo allora non avrebbe potuto essere un Salvatore appropriato, Sommo sacerdote e Giudice.
Yuri Leveratto
Bibliografia:
Sacra Bibbia, versione in spagnolo Reina Valera commentata dal teologo Charles Ryrie.
Teologia Basica, Charles Ryrie.
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