venerdì 8 aprile 2016

La nuova religione mondiale


Il vertice del potere di questo mondo ha interesse a diffondere il relativismo, in modo da creare un terreno fertile per l’imposizione della nuova religione mondiale. Il potere ha interesse ad appiattire, liquefare e uniformare le differenze culturali e religiose dell’umanità, con lo scopo di creare una sola religione, che si può  definire panteista, ambientalista, gnostica, ufologica. Questa “nuova religione”, infarcita di concetti antichi e nuovi, diffonde la menzogna che l’uomo possa arrivare ad essere “dio”, e che “tutto sia dio”. 
I messaggi subliminali che utilizza il potere per tentare d’imporre la nuova religione sono vari. Ne elencherò brevemente alcuni per introdurre il tema. Quando si denomina “Lucy”, una scimmia che visse nel passato e si afferma che essa era la prima “donna”, non si fa altro che umanizzare un animale, con lo scopo di installare nella mente dell’uomo che gli animali hanno una “coscienza” e che noi siamo tutt’uno con essi. Quando si affibbiano dei nomi di persona a eventi naturali come uragani o tempeste non si fa altro che umanizzare un evento casuale naturale con lo scopo di installare nella mente dell’uomo che la natura abbia una coscienza, e quindi una mente. 

Vediamo quali sono stati e quali sono i tasselli della strategia che dovrebbe portare alla nuova religione mondiale:
Il primo tassello si sviluppò in seguito alla pubblicazione, nel novembre del 1859, del libro di Charles Darwin: 

“Sull’origine delle specie per mezzo della selezione naturale o la preservazione delle razze favorite nella lotta per la vita”. 

Come indica il titolo inizialmente la teoria dell’evoluzione delle specie si basava sulla selezione naturale. Quando però la comunità scientifica si rese conto che la selezione naturale non può causare il formarsi di nuove specie, si aggiunsero al processo le mutazioni genetiche. Fu l’inizio del neo-darwinismo. 
Però, come si è descritto nell’articolo “la selezione naturale e le mutazioni genetiche possono causare il formarsi di nuove specie?” (nota 1), neppure le mutazioni, che sono eventi rari e nella maggioranza dei casi dannosi, possono innescare il cambio di specie. La teoria dell’evoluzione si rivela, pertanto, a più di centocinquant’anni dalla sua pubblicazione, un coacervo di ipotesi fantasiose (come la generazione spontanea, vedi nota 2), non provate scientificamente. 
La teoria dell’evoluzione iniziò però ad essere insegnata nelle scuole e i bimbi iniziarono ad essere indottrinati non solo a credere che detta teoria sia in tutto e per tutto vera, ma vennero pure indotti indirettamente ad assumere il concetto di “evoluzione” personale, e quindi anche spirituale, nelle loro vite, presenti e future. Tutto ruota intorno a una supposta evoluzione della quale tutti dovremmo far parte. Ecco pertanto che il concetto di evoluzione spirituale e superazione personale si amalgano molto bene con i concetti espressi nella filosofia new age. 
Siccome in quest’ottica non esiste il concetto di un Dio personale, non esiste il concetto di peccato, e pertanto  viene avallata l’eliminazione delle norme etiche alla base del Cristianesimo.
Il secondo tassello della nuova religione è il diffondersi del relativismo. Esso nacque nel novembre del 1875, quando fu fondata a New York la Società Teosofica. I principali soci fondatori furono: Helena Petrovna Blavatsky, Herny Steel Olcott e William Quan Judge. La teosofia fu una specie di credenza gnostica, secondo la quale tutte le religioni avrebbero un fondo di verità perchè tutte predicano l’amore e la pace. H.P. Blavatsky (1831-1891), sostenne che il Cristianesimo sarebbe un ostacolo per il raggiungimento della Verità e diffuse i concetti di auto-deificazione e reincarnazione. 
La teosofia è quindi una filosofia esoterica, che porterebbe l’uomo alla vera conoscenza di Dio, attraverso la sapienza. Questa filosofia è pertanto ben distinta dal Cristianesimo, alla cui base vi è l’umiltà, il pentimento dei propri peccati, e la fede in Gesù Cristo, con il fine ultimo del raggiungimento della salvezza.
Un altro concetto base della teosofia, che viene ben caratterizzato dal simbolo della società teosofica, è l’assimilazione di differenti credenze, tutte considerate “giuste”. Il simbolo teosofico è infatti formato dalla svastica (a sua volta simbolo di induismo, buddismo e gianismo), dalla stella di Davide (simbolo del giudaismo), dalla croce ansata (simbolo assiale derivante dall’antico Egitto), dall’Om (ancora simbolo di induismo, buddismo e gianismo, ma anche del sikhismo), tutti contorniati dall’Ouroboros, il serpente che si morde la coda, l’eterno ritorno, che è un simbolo, nelle culture pre-abramitiche, ma anche nelle culture indigene sud-americane, della vita, dell’eterno rigenerarsi.
Alla base della teosofia pertanto vi è il concetto relativista per il quale si sostiene che tutte le religioni siano uguali, e che la Verità stia in tutte le differenti credenze. Secondo questo concetto tutte le religioni sarebbero vere, perchè tutte predicano l’amore e la pace. 
Il substrato che si è venuto a creare con il relativismo, affiancato dal darwinismo sociale, ha permesso il diffondersi della nuova religione, la quale non è ben definita, ma è multiforme.
Il primo punto fondante della nuova religione è il pantesimo. Già Spinoza aveva immaginato, in pieno contrasto con la Bibbia, che Dio fosse “la natura”, quindi l’universo, lo spazio, il sole, la terra, e le piante, gli animali e gli uomini. Però la “sostanza” delle cose create, ossia: materia, vegetali, animali, uomini, non dimostra di essere “divina”, in quanto non ne ha gli attributi. Nessuna delle cose create, incluso l’uomo, dimostrano onniscenza, onnipotenza, eternità, ma al contrario tutte queste cose create dimostrano di essere temporanee, deboli, soggette alla morte, o all’entropia.
Oggi però  il pantesimo si diffonde. Il credo new age che diffonde l’idea di un dio-energia impersonale è accattivante. Un dio-madre-natura, o dea-madre–terra, che non ha morale, che non da precetti, che non esige obbedienza e che soprattutto non giudica. Quindi l’uomo sarebbe libero di fare quello che vuole. Pertanto tutto ciò è strumentale allo smantellamento dell’etica (vedi aborto, eutanasia, unioni gay, adozioni di bimbi ai gay, eugenetica ecc). 
Ma in queste credenze panteistiche-new age, come si colloca Gesù Cristo? 
Il suo messaggio viene mistificato. Si sostiene che era un saggio, che seppe convogliare su di se “l’energia cristica”. Ma se così fosse gli Apostoli e gli Evangelisti sarebbero stati dei bugiardi e tutto quello che è scritto nel Nuovo Testamento sarebbe una menzogna. 
La nuova religione ha adottato la visione antica degli sciamani e dei mistici orientali secondo la quale l’universo sarebbe una deità vivente della quale noi facciamo parte. Ecco che si parla di “madre-natura”. E si diffonde questo concetto facendolo passare come giusto e alla moda sui canali come la CNN. Alcuni hanno anche adottato il termine “gaia” per riferirsi al nostro pianeta terra, e avallando la tesi che la terra sia un’entità senziente. In quest’ottica la “madre terra” deve essere adirittura adorata. 
Ma la natura non ha mente. Pertanto non è un essere superiore, ne tantomeno è madre. La natura, l’universo e tutto ciò che vi è contenuto sono creazioni di Dio. Il concetto sottile che si vuol far passare è panteistico, ossia che la natura ha una mente e che questa mente o forza, pervade ogni cosa. E’ il concetto di un dio-natura-madre, che non giudica, che permette ogni cosa ed è infinitamente amorevole e misericordioso. Se non c'è  giudizio, non c'è  peccato. 
Tutto ciò porta ad una sorta di auto-redenzione dove si pretende di poter purificarsi da soli, proprio perchè  in quest'ottica, il peccato non esiste. Se Dio non è  personale, e non esiste il peccato, esistono solo comportamenti negativi, da scacciare con pensieri positivi. Ognuno di noi, pertanto, secondo questa ottica gnostica può giungere all’unione con “dio”, o diventare egli stesso “dio”.
Il secondo punto della nuova religione è  l’ambientalismo. 
Oggiorno in qualsiasi giornale o televisione si leggono e si sentono frasi come “il pianeta è  in pericolo”; “l’uomo sta distruggendo la natura”. In pratica si focalizza l’interesse sul pianeta, sulla natura, e non sul cambio interiore che l’uomo dovrebbe attuare per evitare che la natura sia danneggiata. 
In altre parole: è evidente che l’ingombrante presenza dell’uomo sta causando gravi danni all’ecosistema. Ma è sempre l’ingordigia, l’egoismo e la ricerca spasmodica del lucro che porta l’uomo ad arrecare danni alla natura. Si vedano per esempio i danni causati in Amazzonia dalla monocultura della soia geneticamente modificata, o i danni causati dall’aumento esponenziale di allevamento di bovini. Tutto ciò  deriva dall’egoismo di persone già ricche, (proprietari terrieri e impresari agricoli), che desiderano acquisire sempre più potere e non hanno attuato il necessario cambio interiore che permetterebbe loro di salvaguardare la natura. 
Anche molti cristiani parlano oggi di ambientalismo. Al centro dei loro discorsi vi è  la “natura” e non il cambio interiore che porterebbe l’uomo al rispetto totale degli altri uomini e della natura, appunto. Gesù Cristo non era un politico, e non era neppure un ambientalista. Egli non ha proposto un cambio sociale, ma ha proposto un cambio interiore con il fine di raggiungere la salvezza, che deve necessariamente passare attraverso il pentimento e l’accettazione del valore salvifico della sua morte in croce. 
Secondo la nuova religione invece il centro della storia e del cosmo non è Gesù Cristo, ma è  la natura, della quale fa parte l’uomo. Gesù per la nuova religione è  stato un grande saggio, che al pari di Budda e Ghandi ci indicherebbe la via per raggiungere Dio, un Dio-energia al quale tutti noi ci uniremo, indipendentemente dal fatto se crediamo o no nella morte salvifica di Gesù Cristo. 
L’ultimo punto che forma la nuova religione è l’ufologia. 
Su History Channel viene incessantemente mostrato un programma di “antichi alieni”, (ancient aliens), nel quale si sostiene, senza alcuna prova reale, che nel passato alcuni alieni siano sbarcati sulla terra e abbiano manipolato il codice genetico delle scimmie, creando appunto l’uomo. Per avallare questa ipotesi si distorce il senso della Bibbia, che descrive invece Dio, l’Essere Trascendente che ha creato l’universo, la terra e l’uomo. 
Vi sono varie tesi che smontano queste bizzarre teorie, ma per ora limitiamoci a considerare solo un punto: anche ammettendo che esseri evoluti abbiano potuto modificare il DNA di alcune scimmie, come avrebbero potuto creare la coscienza? La coscienza, fino a prova contraria, è una caratteristica solo umana.  
Questo punto non viene mai spiegato dai teorici degli “antichi astronauti” e neppure dai teorici dell’ufologia. 
Ma analizziamo il perchè l’ufologia è stata avallata dal potere di questo mondo. Ricordiamo che il potere ha interesse a scardinare la fede nell’unico e vero Dio creatore del cielo e della terra, il Dio della Bibbia, in modo da trasformare dei credenti, persone che hanno una linea salda di pensiero e comportamento, in persone senza identità, facilmente manipolabili e quindi controllabili. Se si installa nella mente delle persone che antichi alieni avrebbero creato l’uomo, si contribuisce a scardinare la fede nell’unico e vero Dio e si crea quindi un substrato per far accettare alle masse la nuova religione basata suil pantesimo. In quest’ottica gli antichi alieni sono “nostri fratelli”, sono “esseri di luce”. L’esempio più eclatante di religione ufologica sono i raeliani. Tuttavia molte persone oggi, anche se mai entrerebbero a far parte dei raeliani, abbracciano queste tesi, e quindi perdono la loro identità, trasformandosi in soggetti senza una chiara fede, senza una morale solida, e quindi facilmente influenzabili dal potere. La nuova religione sfrutta dunque tutte queste tendenze: ambientalismo, gnosticismo e ufologia con l’intento di diffondere il panteismo e quindi creare esseri umani fàcilmente manipolabili e controllabili. 

Yuri Leveratto

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