Molti cristiani non parlano mai dello Spirito Santo. Se gli si chiede se lo Spirito Santo debba essere adorato, non sanno cosa rispondere. Eppure queste persone dichiarano di credere nella Trinità.
Alcuni di questi credenti negano che lo Spirito Santo sia Dio, negano la sua Divinità piena, e considerano che sia una forza, un potere.
Eppure nel Nuovo Testamento vi sono vari versi che indicano la Divinità piena dello Spirito Santo, e la sua importanza.
Innanzitutto senza lo Spirito Santo è impossibile conoscere la Verità:
Vangelo di Giovanni (14, 23-26):
23 Gli rispose Gesù: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. 24 Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato. 25 Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. 26 Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.
Inoltre nella Bibbia si afferma che senza lo Spirito Santo è impossibile pregare con potere:
Lettera ai Romani (8, 26):
26 Allo stesso modo anche lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza; non sappiamo infatti come pregare in modo conveniente, ma lo Spirito stesso intercede con gemiti inesprimibili; 27 e colui che scruta i cuori sa che cosa desidera lo Spirito, perchè egli intercede per i santi secondo i disegni di Dio.
Alcuni credenti a questo punto si chiedono come sia possibile ricevere lo Spirito Santo.
Innanzitutto vediamo questo verso: Prima Lettera ai Corinzi (12, 12-13):
12 Come infatti il corpo è uno solo e ha molte membra, e tutte le membra del corpo, pur essendo molte, sono un corpo solo, così anche il Cristo. 13 Infatti noi tutti siamo stati battezzati mediante un solo Spirito in un solo corpo, Giudei o Greci, schiavi o liberi; e tutti siamo stati dissetati da un solo Spirito.
Questo “battesimo mediante un solo Spirito”, definito anche “battesimo dello Spirito Santo”, è l’opera mediante la quale lo Spirito di Dio permette al credente di raggiungere la fede piena in Cristo.
Gesù ha parlato di una rinascita in acqua e Spirito. Vediamo i versi corrispondenti:
Vangelo di Giovanni (3, 3-8):
3 Gli rispose Gesù: «In verità, in verità io ti dico, se uno non nasce dall’alto, non può vedere il regno di Dio». 4 Gli disse Nicodèmo: «Come può nascere un uomo quando è vecchio? Può forse entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e rinascere?». 5 Rispose Gesù: «In verità, in verità io ti dico, se uno non nasce da acqua e Spirito, non può entrare nel regno di Dio. 6 Quello che è nato dalla carne è carne, e quello che è nato dallo Spirito è spirito. 7 Non meravigliarti se ti ho detto: dovete nascere dall’alto. 8 Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai da dove viene nè dove va: così è chiunque è nato dallo Spirito».
Quindi una volta che una persona ha ricevuto il “battesimo dello Spirito Santo”, è “rinata in Cristo”. A quel punto inizia la relazione diretta con lo Spirito Santo. Ma come iniziare questa relazione?
Innanzitutto con la consapevolezza che lo Spirito Santo è una persona, ed è quindi dotato di intelletto, sentimento e volontà. Ma questi attributi raggiungono in Lui la perfezione, in quanto Lui è Dio. La persona dello Spirito Santo è quindi espressione di Verità, Amore e Giustizia. Quando si inizia a considerare che lo Spirito Santo è una persona, tutta la relazione con Lui, cambia. Lui può sentire, percepire, e rispondere. Lui prova tristezza, gioia, e amore.
Lo Spirito Santo vuole avere una comunione con il credente in Cristo. Il credente deve chiedere al Padre in nome di Gesù Cristo di poter ricevere la comunione con lo Spirito Santo.
Lo Spirito Santo è una persona gentile. Se noi pecchiamo, o facciamo un atto non conforme al Vangelo, lo Spirito Santo si rattrista. Ecco il verso corrispondente: Lettera agli Efesini (4, 30):
E non contristate lo Spirito Santo di Dio, col quale siete stati sigillati per il giorno della redenzione.
Quando si rattrista, lo Spirito Santo si ritira da noi, nel senso che sospende la comunione con noi.
Lo Spirito Santo è come un fuoco che arde in noi e che ci spinge a compiere il bene. Ma a volte il credente può spegnere questo fuoco e, con l’indifferenza, evitare di compiere il bene. Per questo la Scrittura riporta, nella Prima Lettera ai Tessalonicesi (5, 19):
Non spegnete lo Spirito,
Inoltre in Galati (5, 16), vi è un’esortazione a camminare nello Spirito:
Vi dico dunque: camminate secondo lo Spirito e non sarete portati a soddisfare il desiderio della carne.
Ciò significa affidarci allo Spirito Santo giornalmente, e non basarsi sulle cose terrene, come per esempio il materialismo.
In definitiva lo Spirito Santo è una persona amabile, gentile, pacata. Lui vuole stabilire una relazione diretta con i credenti. Una volta instaurata questa meravigliosa relazione con i credenti Lui li guiderà alla Verità.
Vediamo questo verso corrispondente del Vangelo di Giovanni(16, 13-14):
13 Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perchè non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. 14 Egli mi glorificherà, perchè prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà.
Yuri Leveratto
Bibliografia: "Buon giorno, Spirito Santo", Benny Hinn
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