lunedì 7 gennaio 2019

Noi cristiani dobbiamo seguire la Legge mosaica?


Oggigiorno si sentono ancora molti cristiani che asseriscono che per salvarsi bisognerebbe seguire i dieci comandamenti, ossia la Legge mosaica che Dio diede a Mosè. Quando però gli si fa notare che nei dieci comandamenti vi è anche l’obbligo di osservare il sabato, allora molti dubitano e alla fine rispondono che bisogna rispettare almeno nove comandamenti. Ma siamo proprio sicuri che per salvarsi e ottenere la vita eterna basti seguire nove comandamenti? E se fosse così quale è stato lo scopo della missione di Gesù Cristo sulla terra?
In realtà nell’Antico Testamento la Legge non è mai stata un mezzo per ottenere la salvezza. L’unico mezzo per ottenere la salvezza è sempre stata la fede in Dio. (nell’Antico Testamento era la fede che Dio avrebbe inviato il Messia per espiare tutti i peccati). 
Il patto con Mosè (Esodo 20, 1-31, 18), fu stabilito con la nazione di Israele. La base del patto mosaico era la Legge di Mosè, che conteneva un totale di 613 comandamenti. (non solo 10, come si afferma semplificando). Di questi 365 erano comandamenti negativi (ossia cose proibite) e 248 erano comandamenti positivi (ossia cose che si sarebbero dovute fare). 
Il patto mosaico è stato un patto condizionato, ossia vi sarebbero state benedizioni in caso di ubbidienza e giudizi in caso di disubbedienza (Esodo 15, 26; 19, 3-8). 
L’elemento chiave di tutto il patto è il sacrificio di sangue introdotto in Levitico (17, 11):

Poichè la vita della carne è nel sangue. Perciò vi ho concesso di porlo sull’altare in espiazione per le vostre vite; perchè il sangue espia, in quanto è la vita.

Il termine ebraico per “espiazione” non indicava la rimozione del peccato, bensì solo la sua copertura. Nonostante il sangue degli animali coprisse i peccati dei giusti dell’Antico Testamento, non li poteva cancellare. Solo il sangue del Messia può  togliere il peccato (Lettera agli Ebrei 10, 1-4).
Con il patto mosaico si è estesa la pena di morte, che era comminata per idolatria, adulterio, blasfemia, il non rispetto del sabato e la stregoneria. 
Il simbolo del Patto mosaico era l’osservanza del sabato. Durante il sabato si doveva osservare il riposo. Questo era un segno tra Dio e Israele e non ha valenza per la Chiesa. L’osservanza del sabato è stata in vigore fino a che è stato in vigore il Patto mosaico, ossia fino alla crocifissione di Cristo. L’osservanza del sabato non era un ordine dato a partire dalla Creazione, ma ebbe inizio soltanto con Mosè. Il Nei passaggi nella Genesi (2, 1-3) si descrive solo ciò che Dio fece in quel giorno, ma non vi è alcun ordine relativo alla sua osservanza.
La Legge è stata data da Dio a Mosè per vari motivi. 
Innanzitutto per rivelare la santità di Dio e i criterio di giustizia che Dio esigeva per una relazione corretta con Lui. 
In secondo luogo la Legge serviva a dare regole di vita per i credenti dell’Antico Testamento.
Inoltre la Legge doveva servire come muro di separazione tra ebrei e gentili, per impedire a questi ultimi di poter godere delle benedizioni spirituali degli che derivavano dai quattro patti incondizionali (patto abramitico, patto palestinese, patto davidico e nuovo patto).
In ultima analisi la Legge serviva a individuare il peccato. 
Il peccatore si rendeva conto che attraverso la Legge non avrebbe potuto compiacere perfettamente Dio, pertanto un’altro scopo della Legge è stato quello di spingere l’uomo verso la fede nel Salvatore che sarebbe venuto, come sancito nella Lettera ai Romani (8, 1-4) e nella Lettera ai Galati (3, 24-25). 
La legge di Mosè è stata resa inoperante con la morte del Messia. Vediamo a tale proposito il seguente passaggio della Lettera ai Romani (7, 5-6): 

5 Quando infatti eravamo nella debolezza della carne, le passioni peccaminose, stimolate dalla Legge, si scatenavano nelle nostre membra al fine di portare frutti per la morte. 6 Ora invece, morti a ciò che ci teneva prigionieri, siamo stati liberati dalla Legge per servire secondo lo Spirito, che è nuovo, e non secondo la lettera, che è antiquata.

Vediamo ora le parole di Gesù, riportate nel Vangelo di Matteo (5, 17): 

Non pensate che io sia venuto ad abrogare la legge o i profeti; io non sono venuto per abrogare, ma per portare a compimento.

Paolo di Tarso interpreta perfettamente il significato della morte di Cristo. Gesù ha espiato tutti i peccati con la sua morte. Ci ha offerto la sua Grazia che noi possiamo e dobbiamo accettare per mezzo della nostra fede, se vogliamo salvarci e ottenere la vita eterna. 
Gesù è quindi il termine della Legge. L’insegnamento del Nuovo Testamento è che la Legge di Mosè è stata resa inoperante con la morte del Messia. 
Vediamo questo passaggio della Lettera ai Romani 7, 5-6): 

5 Infatti, mentre eravamo nella carne, le passioni peccaminose che erano mosse dalla legge operavano nelle nostre membra, portando frutti per la morte, 6 ma ora siamo stati sciolti dalla legge, essendo morti a ciò che ci teneva soggetti, per cui serviamo in novità di spirito e non il vecchio sistema della lettera

La legge è resa inoperante, quindi non deve più regolare la vita del credente. 

Il secondo brano importante per comprendere che la Legge è stata resa inoperante è il seguente: Lettera ai Romani (10, 4): 

perchè il fine della legge è Cristo, per la giustificazione di ognuno che crede.

Siccome il Messia è il fine della Legge non vi è alcuna giustificazione per mezzo di essa, come si evince da Galati (2, 16): 

sapendo che l'uomo non è giustificato per le opere della legge ma per mezzo della fede in Gesù Cristo, abbiamo creduto anche noi in Cristo Gesù, affinchè fossimo giustificati mediante la fede di Cristo e non mediante le opere della legge, poichè nessuna carne sarà giustificata per mezzo della legge.

Vediamo come Gesù durante il suo ministero, ha riassunto tutta la Legge in due Comandamenti. Matteo (22, 37-40):

37 E Gesù gli disse: «"Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta l'anima tua e con tutta la tua mente". 38 Questo è il primo e il gran comandamento. 39 E il secondo, simile a questo, è: "Ama il tuo prossimo come te stesso". 40 Da questi due comandamenti dipendono tutta la legge e i profeti».

La Legge mosaica è pertanto decaduta, ed è superata e sostituita dalla Legge di Cristo. La Legge pertanto, composta da 613 comandamenti, è stata resa inoperante dalla morte del Messia. La Legge continua ad esistere e può essere usata per insegnare i criteri di giustizia di Dio, così come lo stato peccaminoso dell'uomo, che aveva bisogno di un’espiazione sostitutiva. Può essere usata per insegnare verità spirituali su Dio così come sull’uomo. Tuttavia ha cessato completamente di funzionare come autorità sui credenti.

Siccome la Legge di Mosè è stata abrogata i cristiani devono seguire la Legge di Cristo. A tale proposito vediamo questi due passaggi: 
Lettera ai Galati (6, 2): 

Portate i pesi gli uni degli altri, e così adempirete la legge di Cristo.

Lettera ai Romani (8, 2): 

perchè la legge dello Spirito della vita in Cristo Gesù mi ha liberato dalla legge del peccato e della morte.

La Legge di Cristo è composta da tutti i singoli comandamenti del Messia descritti nei Vangeli.

Yuri Leveratto

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