Nell’Antico Testamento Dio si era identificato con il nome “Io Sono”, che è poi il significato intrinseco di YHWH, ossia “Io sono colui che sono”. Questo nome caratterizza l’esistenza dinamica e attiva di Dio. Vediamo il verso corrispondente nel libro dell’Esodo (3, 14).
Dio disse a Mosè: «Io sono colui che sono!». E aggiunse: «Così dirai agli Israeliti: “Io-Sono mi ha mandato a voi”».
La frase “Io Sono”, (scritta in ebraico אֶֽהְיֶ֑ה - pron: eh yeh ), che denota un’esistenza assoluta ed eterna è stata utilizzata da Gesù Cristo in varie occasioni. Come sappiamo i Vangeli sono stati scritti in greco, quindi l’espressione di Gesù in ebraico è stata tradotta con il greco Ἐγώ εἰμι (pronuncia Egō eimi).
Vediamo alcuni versi corrispondenti:
Vangelo di Giovanni (8, 24):
Vi ho detto che morirete nei vostri peccati; se infatti non credete che Io Sono, morirete nei vostri peccati».
Vangelo di Giovanni (8, 28):
Disse allora Gesù: «Quando avrete innalzato il Figlio dell’uomo, allora conoscerete che Io Sono e che non faccio nulla da me stesso, ma parlo come il Padre mi ha insegnato.
Vangelo di Giovanni (8, 58):
Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico: prima che Abramo fosse, Io Sono».
Vangelo di Giovanni (13, 19):
Ve lo dico fin d’ora, prima che accada, perchè, quando sarà avvenuto, crediate che Io Sono.
Vangelo di Giovanni (18, 5):
Gli risposero: «Gesù il Nazareno». Gesù disse loro: «Io sono!». Or Giuda che lo tradiva era anch'egli con loro.
Analizziamo il verso 8, 58: la frase “Io Sono” dimostra che Gesù attribuisce a se stesso un’esistenza eterna, non semplicemente anteriore ad Abramo. E’ un affermazione inaudita con la quale Gesù si fa uguale a Dio. Infatti, nel verso successivo i giudei tentarono di lapidarlo, accusandolo di blasfemia.
Con queste frasi Gesù attribuisce a se stesso la piena divinità ed eternità, in pratica dichiara di essere Dio incarnato.
Vediamo anche il verso del Vangelo di Marco (14, 61-62):
Ma egli taceva e non rispondeva nulla. Di nuovo il sommo sacerdote lo interrogò dicendogli: «Sei tu il Cristo, il Figlio del Benedetto?». Gesù rispose: «Io lo sono!
E vedrete il Figlio dell’uomo
seduto alla destra della Potenza
e venire con le nubi del cielo».
In questa risposta di Gesù Cristo vi sono due affermazioni di carattere assoluto. Innanzitutto vi è la frase “IO SONO” resa nel greco con Ἐγώ εἰμι (pron. Ego Eimi). In secondo luogo Gesù cita il libro di Daniele (verso 7, 13). Il titolo “Figlio dell’uomo” indica la sua missione terrena e pone in risalto la sua umiltà e la sua umanità. Con questa frase Gesù si pone al pari di Dio in quanto vi siede alla “sua destra”. Inoltre questa frase è anche una prova della Trinità, in quanto Gesù oltre al Padre (la Potenza) e se stesso (il Figlio dell’uomo), nomina le nubi del cielo (lo Spirito Santo).
Yuri Leveratto
Nessun commento:
Posta un commento