giovedì 3 agosto 2017

Lo Spirito Santo è Dio


Molte persone oggi hanno un’idea confusa della Trinità, e in particolare dello Spirito Santo. E’ innegabile però, da un punto di vista storico, che gli Apostoli, gli Evangelisti e i primi cristiani hanno divulgato che Dio è uno, ma la sua sostanza è presente in tre “Persone”. Uno degli esempi più utilizzati per descrivere la Trinità è quello del sole. Il sole è una stella. Però è anche una stella trina. In che senso?
Vi è il sole, una sfera infuocata. Vi è la luce, con i suoi raggi che giungono fino a noi. E vi è il calore che ci scalda e permette la crescita delle piante. Senza la luce e il calore del sole, la vita sulla terra sarebbe impossibile. 
Lo stesso è la splendente Trinità.
Il Padre è come il sole. Gesù Cristo è la Luce, il raggio di Luce che è giunto fino a noi. Quando Gesù ci ha lasciati ha detto che avrebbe inviato il Consolatore, lo Spirito Santo. Ecco, lo Spirito Santo è il calore, nel senso che ci indica la via corretta, ci insegna, intercede per noi. 
Ovviamente il parallelo non è perfetto, proprio perchè noi esseri umani non potremo mai comprendere il mistero di Dio nella sua pienezza. Ma questo è ciò che storicamente gli Apostoli hanno tramandato: Dio è uno in tre persone, ciascuna con personalità distinta. 

Iniziamo con analizzare alcuni passi dove la Trinità viene affermata indirettamente.
Vediamo innanzitutto due passaggi del Vangelo di Matteo (3, 16-17):

Appena battezzato, Gesù uscì dall’acqua: ed ecco, si aprirono per lui i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio discendere come una colomba e venire sopra di lui. Ed ecco una voce dal cielo che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento».

In questi versi, non vi è solo il Figlio, Gesù Cristo, ma vi è anche lo Spirito, e il Padre, nelle cui parole c’è un richiamo al servo di YHWH (Isaia 42, 1).
Vediamo ora altri versi del Vangelo di Matteo, dove Gesù ordina il battesimo nel nome della Trinità (28, 18-20):

Gesù si avvicinò e disse loro: «A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».

Malgrado questi versi che richiamano chiaramente alla Trinità, molte persone, pur credendo nella Divinità del Padre e del Figlio, negano che lo Spirito Santo sia Dio, negano la sua Divinità piena, e considerano che sia una forza, un potere. 
Innazitutto lo Spirito Santo, nella fede cristiana, è Dio, ma è anche una persona distinta dal Padre e dal Figlio. Ha una personalità propria, ma ha la stessa sostanza del Padre e del Figlio. 
Dagli scritti neo-testamentari, si evince che i primi cristiani lo adoravano e lo consideravano Dio, al pari del Padre e del Figlio.
Vediamo subito un passaggio degli Atti degli Apostoli (5, 3-4):

Ma Pietro disse: «Anania, perchè Satana ti ha riempito il cuore, cosicchè hai mentito allo Spirito Santo e hai trattenuto una parte del ricavato del campo? Prima di venderlo, non era forse tua proprietà e l’importo della vendita non era forse a tua disposizione? Perchè hai pensato in cuor tuo a quest’azione? Non hai mentito agli uomini, ma a Dio».

In questo passaggio si nota chiaramente che Pietro credeva che lo Spirito Santo è Dio.
Iniziamo ad analizzare alcuni versi dai quali si evince che lo Spirito Santo è una “Persona”. 
I primi cristiani credevano fermamente che lo Spirito Santo è una “Persona”. 
Innanzitutto perchè lo Spirito Santo esprime un criterio proprio: Atti degli Apostoli (15, 28): 

È parso bene, infatti, allo Spirito Santo e a noi, di non imporvi altro obbligo al di fuori di queste cose necessarie: 

Lo Spirito Santo dimostra intenzione: Lettera ai Romani (8, 27): 

e colui che scruta i cuori sa che cosa desidera lo Spirito, perchè egli intercede per i santi secondo i disegni di Dio.

Lo Spirito Santo dimostra volontà: Prima Lettera ai Corinzi (12, 11): 

Ma tutte queste cose le opera l’unico e medesimo Spirito, distribuendole a ciascuno come vuole.

Lo Spirito Santo conosce ogni cosa: Prima Lettera ai Corinzi (2, 11):

Chi infatti conosce i segreti dell’uomo se non lo spirito dell’uomo che è in lui? Così anche i segreti di Dio nessuno li ha mai conosciuti se non lo Spirito di Dio.

Lo Spirito Santo prova delle emozioni, (amore, tristezza, gioia). 

Lettera agli Efesini (4, 30):

E non vogliate rattristare lo Spirito Santo di Dio, con il quale foste segnati per il giorno della redenzione. 

Prima Lettera ai Tessalonicesi (1, 6): 

E voi avete seguito il nostro esempio e quello del Signore, avendo accolto la Parola in mezzo a grandi prove, con la gioia dello Spirito Santo, 

Lo Spirito Santo insegna e ricorda: Vangelo di Giovanni (14, 26): 

Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.

Lo Spirito Santo testimonia: Vangelo di Giovanni (15, 26): 

Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me;

Lo Spirito Santo guida alla verità, Vangelo di Giovanni (16, 13): 

Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perchè non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. 

Lo Spirito Santo parla: 

Vangelo di Giovanni (16, 13): 

Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perchè non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. 

Atti degli Apostoli (8, 29): 

Disse allora lo Spirito a Filippo: «Va’ avanti e accòstati a quel carro».

Atti degli Apostoli (11, 12):

Lo Spirito mi disse di andare con loro senza esitare. Vennero con me anche questi sei fratelli ed entrammo in casa di quell’uomo. 

Prima Lettera a Timoteo (4, 1):

Lo Spirito dice apertamente che negli ultimi tempi alcuni si allontaneranno dalla fede, dando retta a spiriti ingannatori e a dottrine diaboliche,

Lo Spirito Santo ascolta: Vangelo di Giovanni (16, 13): 

Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perchè non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. 

Lo Spirito Santo annuncia il futuro: Vangelo di Giovanni (16, 13): 

Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perchè non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. 

Lo Spirito Santo proibisce: Atti degli Apostoli (16, 6):

Attraversarono quindi la Frìgia e la regione della Galazia, poichè lo Spirito Santo aveva impedito loro di proclamare la Parola nella provincia di Asia.

Lo Spirito Santo da vita: Lettera ai Romani (8, 11): 

E se lo Spirito di Dio, che ha risuscitato Gesù dai morti, abita in voi, colui che ha risuscitato Cristo dai morti darà la vita anche ai vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi.

Lo Spirito Santo rivela: 

Prima Lettera ai Corinzi (2, 10): 

Ma a noi Dio le ha rivelate per mezzo dello Spirito; lo Spirito infatti conosce bene ogni cosa, anche le profondità di Dio.

Lettera agli Efesini (3, 3-5):

per rivelazione mi è stato fatto conoscere il mistero, di cui vi ho già scritto brevemente. Leggendo ciò che ho scritto, potete rendervi conto della comprensione che io ho del mistero di Cristo. Esso non è stato manifestato agli uomini delle precedenti generazioni come ora è stato rivelato ai suoi santi apostoli e profeti per mezzo dello Spirito:

Lo Spirito Santo conosce in profondità: Prima Lettera ai Corinzi (2, 10): 

Ma a noi Dio le ha rivelate per mezzo dello Spirito; lo Spirito infatti conosce bene ogni cosa, anche le profondità di Dio.

Lo Spirito Santo promette: Lettera ai Galati (3, 14): 

perchè in Cristo Gesù la benedizione di Abramo passasse ai pagani e noi, mediante la fede, ricevessimo la promessa dello Spirito.

Lo Spirito Santo è in comunione con i credenti, Seconda Lettera ai Corinzi (13, 14): 

La grazia del Signore Gesù Cristo, l’amore di Dio e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi.

Lo Spirito Santo intercede: Lettera ai Romani (8, 26-27): 

Allo stesso modo anche lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza; non sappiamo infatti come pregare in modo conveniente, ma lo Spirito stesso intercede con gemiti inesprimibili; e colui che scruta i cuori sa che cosa desidera lo Spirito, perchè egli intercede per i santi secondo i disegni di Dio.

Lo Spirito Santo guida: 

Vangelo di Luca (4, 1): 

Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano ed era guidato dallo Spirito nel deserto, 

Lettera ai Romani (8, 14): 

Infatti tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, questi sono figli di Dio.

Solo una Persona può portare a termine tutte le attività che sono state indicate. Una “forza” non potrebbe. 
Gli Apostoli, gli Evangelisti e i primi cristiani hanno indicato anche la personalità dolce e gentile dello Spirito Santo, che può  sentire di essere maltrattato. In quel caso lo Spirito Santo si ritira, non impone nulla. Vediamo alcuni versi a riguardo: 

Lettera agli Efesini (4, 30): 

E non vogliate rattristare lo Spirito Santo di Dio, con il quale foste segnati per il giorno della redenzione. 

Atti degli Apostoli (7, 51): 

Testardi e incirconcisi nel cuore e nelle orecchie, voi opponete sempre resistenza allo Spirito Santo. Come i vostri padri, così siete anche voi. 

Prima Lettera ai Tessalonicesi (5, 19): 

Non spegnete lo Spirito,

Nel Nuovo Testamento si indica che alcuni possono mentire allo Spirito Santo, o dire blasfemia contro di Lui, ma ciò non sarà perdonato.

Atti degli Apostoli (5, 3): 

Ma Pietro disse: «Anania, perchè Satana ti ha riempito il cuore, cosicchè hai mentito allo Spirito Santo e hai trattenuto una parte del ricavato del campo?

Vangelo di Matteo (12, 31-32):

Perciò io vi dico: qualunque peccato e bestemmia verrà perdonata agli uomini, ma la bestemmia contro lo Spirito non verrà perdonata. A chi parlerà contro il Figlio dell’uomo, sarà perdonato; ma a chi parlerà contro lo Spirito Santo, non sarà perdonato, nè in questo mondo nè in quello futuro. 

Dai libri del Nuovo Testamento si evince che lo Spirito Santo è Dio, ed è una Persona indipendente dal Padre e dal Figlio. 
Infatti discese su Gesù Cristo quando questi fu battezzato (Vangelo di Giovanni 1, 33). 
L’evangelista Giovanni descrisse che lo Spirito Santo non era ancora stato inviato, perchè Gesù non era stato ancora glorificato: Vangelo di Giovanni (7, 39):

Questo egli disse dello Spirito che avrebbero ricevuto i credenti in lui: infatti non vi era ancora lo Spirito, perchè Gesù non era ancora stato glorificato.

Ciò  significa che lo Spirito Santo è distinto dal Figlio, quindi è indipendente. 

Vediamo un passaggio che si riferisce all’eternità dello Spirito Santo: Lettera agli ebrei (9, 14): 

quanto più il sangue di Cristo – il quale, mosso dallo Spirito eterno, offrì se stesso senza macchia a Dio – purificherà la nostra coscienza dalle opere di morte, perchè serviamo al Dio vivente?

Vediamo un passaggio che si riferisce all’onniscenza dello Spirito Santo: 

Prima Lettera ai Corinzi (2, 10): 

Ma a noi Dio le ha rivelate per mezzo dello Spirito; lo Spirito infatti conosce bene ogni cosa, anche le profondità di Dio.

Vediamo un passaggio che si riferisce all’onnipotenza dello Spirito Santo: 

Vangelo di Luca (1, 35): 

Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio.

Vediamo un passaggio relativo all’onnipresenza dello Spirito Santo, Salmi (139, 7): 

Dove andare lontano dal tuo spirito? Dove fuggire dalla tua presenza?

Vediamo un passaggio che si riferisce al potere creativo dello Spirito Santo, Genesi (1, 2):

La terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l’abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque.

Da tutto ciò  si evince che lo Spirito Santo è Dio, co-eguale e co-eterno con il Padre e il Figlio, però allo stesso tempo è una Persona distinta dal Padre e dal Figlio. Ha una personalità propria. 

Come si può  ricevere lo Spirito Santo? Vediamo innanzitutto questo passaggio degli Atti degli Apostoli (2, 38): 

E Pietro disse loro: «Convertitevi e ciascuno di voi si faccia battezzare nel nome di Gesù Cristo, per il perdono dei vostri peccati, e riceverete il dono dello Spirito Santo. 

Quindi viene indicato espressamente che una persona, dopo aver ricevuto Gesù Cristo come suo Signore e Salvatore e dopo essersi fatto battezzare nel nome di Gesù Cristo, riceve lo Spirito Santo. 

Vediamo anche questi passaggi della Lettera agli Efesini (1, 13): 

In lui anche voi, dopo avere ascoltato la parola della verità, il Vangelo della vostra salvezza,
e avere in esso creduto, avete ricevuto il sigillo dello Spirito Santo che era stato promesso,

Pertanto lo Spirito Santo si riceve quando si accetta Gesù Cristo come proprio Signore e Salvatore. 
Si può  aggiungere che lo Spirito Santo è una Persona dolce, gentile. Non si impone mai. Lui desidera essere nostro amico, ma la comunione con Lui può avvenire solo se l’uomo si abbandona a Dio, con umiltà. 

Come sappiamo che siamo Figli di Dio? E lo Spirito stesso che lo attesta al nostro spirito. Vediamo questo passaggio della Lettera ai Romani (8, 16): 

Lo Spirito stesso, insieme al nostro spirito, attesta che siamo figli di Dio

Inoltre, lo Spirito di Dio vive nel cuore dei figli di Dio, vediamo il passaggio corrispondente: Prima Lettera ai Corinzi (3, 16): 

Non sapete che siete tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi?

Quando lo Spirito Santo vive nel cuore dell’uomo nuovo, dell’uomo rinato in Cristo, vi saranno dei cambi nella sua vita e nel suo comportamento. 
Innanzitutto il modo di parlare sarà differente. 

Lettera agli Efesini (5, 19): 

intrattenendovi fra voi con salmi, inni, canti ispirati, cantando e inneggiando al Signore con il vostro cuore,

In secondo luogo l’uomo rinato in Cristo renderà grazie continuamente: 
Lettera agli Efesini (5, 20): 

rendendo continuamente grazie per ogni cosa a Dio Padre, nel nome del Signore nostro Gesù Cristo.

Inoltre l’uomo rinato in Cristo, sarà “pieno di Spirito”, Lettera agli Efesini (5, 18): 

E non ubriacatevi di vino, che fa perdere il controllo di sè; siate invece ricolmi dello Spirito,

A questo punto qualcuno potrebbe chiedere come si può essere pieni di Spirito Santo. Secondo alcuni una prova di avere lo Spirito Santo sarebbe quella di parlare in lingue. Ma il parlare in lingue è solo uno dei doni dello Spirito Santo. Quello di cui l’uomo ha bisogno non sono i doni, ma colui il quale da questi doni. I doni rimangono, ma colui che da questi doni, lo Spirito Santo, potrebbe andarsene, se lo rattristiamo. 
Vediamo a tale propòsito questi versi della Prima Lettera ai Corinzi (12, 4-11): 

Vi sono diversi carismi, ma uno solo è lo Spirito; vi sono diversi ministeri, ma uno solo è il Signore; vi sono diverse attività, ma uno solo è Dio, che opera tutto in tutti. A ciascuno è data una manifestazione particolare dello Spirito per il bene comune: a uno infatti, per mezzo dello Spirito, viene dato il linguaggio di sapienza; a un altro invece, dallo stesso Spirito, il linguaggio di conoscenza; a uno, nello stesso Spirito, la fede; a un altro, nell’unico Spirito, il dono delle guarigioni; a uno il potere dei miracoli; a un altro il dono della profezia; a un altro il dono di discernere gli spiriti; a un altro la varietà delle lingue; a un altro l’interpretazione delle lingue. Ma tutte queste cose le opera l’unico e medesimo Spirito, distribuendole a ciascuno come vuole.

Nel momento che accettiamo Gesù Cristo come nostro Signore e Salvatore, otterremo lo Spirito Santo. L’abbandono totale a Dio porta alla sottomissione totale del credente e quindi alla comunione totale con lo Spirito Santo. 

Yuri Leveratto

Immagine: la colomba è uno dei simboli dello Spirito Santo

mercoledì 2 agosto 2017

Le fonti storiche della predicazione di Tommaso in Asia


Varie persone sostengono che i viaggi di evangelizzazione degli Apostoli Bartolomeo e Tommaso in India sono delle leggende. Purtroppo quelle stesse persone non riescono a spiegare come sia possibile che già nel 180 - 190 d.C. ci fossero dei cristiani apostolici in India. Lo scrittore cristiano Eusebio di Cesarea (265 – 340 d.C.), descrive infatti che Panteno (morto ad Alessandria d’Egitto nel 200 d.C.), durante un suo viaggio in India venne in contatto con cristiani. Vediamo il passo corrispondente tratto dalla sua opera “Storia ecclesiastica”, (5, 10): 

1. Un uomo celeberrimo per la sua cultura, di nome Panteno, dirigeva allora la scuola dei fedeli di quella città, dato che per antica usanza esisteva presso di loro una scuola di dottrina sacra: essa si è conservata fino a noi, e abbiamo saputo che è tenuta da uomini abili nella parola e nello studio delle cose divine. Si narra che il suddetto Panteno si sia distinto tra i più brillanti di quel tempo, in quanto proveniente dalla scuola filosofica dei cosiddetti Stoici.
2. Si dice quindi che mostrò un tale ardore nella sua fervidissima disposizione per la parola divina, da essere designato araldo del Vangelo di Cristo alle nazioni d'Oriente, giungendo sino all'India. V'erano infatti, v'erano ancora a quei tempi, numerosi evangelisti della parola, che avevano cura di portare zelo divino ad imitazione degli apostoli per accrescere ed edificare la parola divina.
3. Anche Panteno fu uno di loro, e si dice che andò tra gli Indiani, dove trovò, come narra la tradizione, presso alcuni del luogo che avevano imparato a conoscere Cristo, che il Vangelo secondo Matteo aveva preceduto la sua venuta: tra loro, infatti, aveva predicato Bartolomeo, uno degli apostoli, che aveva lasciato agli Indiani l'opera di Matteo nella scrittura degli Ebrei, ed essa si era conservata fino all'epoca in questione.
4. Panteno, comunque, dopo numerose imprese, diresse infine la scuola di Alessandria, commentando a viva voce e con gli scritti i tesori dei dogmi divini.

Questa citazione indica che possibilmente Panteno ripercorse i sentieri dell’Apostolo Bartolomeo e trovò  una copia del Vangelo di Matteo scritta forse in aramaico. Nella via del ritorno verso Occidente Panteno si fermò  per alcuni anni nella città di Edessa e fu ordinato prete dal vescovo di Antiochia, Serapione. Panteno insieme a Serapione fu attivo nella confutazione delle tesi gnostiche di Bardesane, che in quel tempo si era stabilito alla corte di Agbar IX, re di Osroene. Panteno rientrò ad Alessandra nel 200 d.C., data della sua morte. 

Oltre a Bartolomeo, anche Tommaso viaggiò  in India, terra dove fu poi martirizzato. Del suo viaggio abbiamo almeno tre fonti storiche. 
La prima fonte storica diretta su Tommaso è riportata da Eusebio di Cesarea, che indica che Tommaso viaggiò  nella Partia (odierno Iran). Vediamo la citazione in questione. 

Storia ecclesiastica, Libro terzo (1, 1):

Le condizioni dei Giudei erano nei termini sopra descritti. Quanto agli apostoli e ai discepoli del Salvatore nostro dispersi per tutta la terra, la tradizione riferisce che Tomaso ebbe in sorte la Partia, Andrea la Scizia e Giovanni, vissuto e morto ad Efeso, l'Asia.

La seconda fonte storica che prova il viaggio di Tommaso in Asia è di Efrem il Siro (306-373 d.C.), dalla sua opera Hymni et Sermones, (IV): 

«Egli è stato inviato in un paese di persone scure, per rivestirle di abiti bianchi attraverso il battesimo. Il suo grato risveglio ha dissipato il buio doloroso dell'India. La sua missione era quella di sposare l’India con l’Unigenito. Il commerciante è benedetto per avere un così grande tesoro. Edessa divenne così la città benedetta possedendo la più grande perla che l’India possa cedere. Tommaso fa i miracoli in India, e ad Edessa e in India Tommaso è destinato a battezzare persone perverse ed immerse nelle tenebre.» 

Secondo Efrem il Siro, quindi, dopo un periodo di predicazione a Edessa (oggi Sanlurfa, in Turchia), Tommaso si diresse in India, dove in seguito fu martirizzato (1).
Si pensa che Tommaso viaggiò in l’India nel 52 d.C., giungendo nel porto di Muziris, dove vi era già una comunità di ebrei (2). 
La terza fonte storica sul viaggio evangelizzatore di Tommaso in India sono gli “Atti di Tommaso”, (a volte detto “Giuda Tommaso”). Questo libro, scritto possibilmente in Siria in un periodo compreso dal 180 d.C. al 230 d.C. si caratterizza per avere influenze gnostiche (3), quindi non in accordo con il Cristianesimo apostolico. Tuttavia gli “Atti di Tommaso”, sono comunque una fonte storica che prova ulteriormente la missione evangelizzatrice e il martirio di Tommaso, che avvenne nel 72 d.C. presso Chennai. 
Vediamo alcuni passaggi degli “Atti di Tommaso”, dove si descrive il suo martirio (163-167): 

[163] Il re Mazdai andò a sedersi nell'aula del tribunale e mandò a prendere Giuda [Tommaso] , lo fece spogliare e gli fece mettere una cintura ai fianchi; lo condussero poi davanti a Mazdai. Mazdai gli domandò: "Sei tu uno schiavo o un uomo libero?". Giuda [Tommaso] rispose: "Sono uno schiavo, ma tu non hai alcun potere su di me". Mazdai gli domandò: "Come hai fatto a sfuggire e a venire in questo paese?". Giuda [Tommaso] gli rispose: "Venni qui per poter dare la vita a molti per mezzo della Parola, e per opera tua lascerò il mondo". Mazdai gli domandò: "Chi è il tuo padrone? Come si chiama? Di che paese sei?". Giuda [Tommaso] rispose: "Il mio padrone è il tuo padrone, quello di tutto il mondo e il signore del cielo e della terra". Mazdai gli domandò: "Come si chiama?". Giuda [Tommaso] gli rispose: "Ora tu non puoi udire il suo nome! Il nome che gli è dato è Gesù Cristo". Mazdai gli disse: "Non ho avuto premura di farti fuori! Con te sono stato paziente, ma tu hai moltiplicato i tuoi atti e tutto il paese parla delle tue stregonerie! Io comunque farò in modo che essi ti accompagnino e ti seguano, e la nostra terra ne sia liberata". Giuda [Tommaso] rispose: "Queste stregonerie delle quali tu dici che mi accompagneranno, non cesseranno mai più da questo luogo!".
[164] Dopo queste cose, Mazdai rifletteva su quali ordini impartire per farlo morire dato che aveva paura della grande moltitudine presente: molti, infatti, credevano in nostro Signore, anche tra i nobili del re. Mazdai prese Giuda [Tommaso] e uscì dalla città; con lui c'erano pochi soldati
armati. Il popolo pensando che egli desiderasse imparare qualcosa da lui, se ne stette ad osservarlo. Percorso circa mezzo miglio, lo consegnò ad alcuni soldati che erano con lui e a un principe, dicendo: "Salite su questa montagna e pugnalatelo". Egli poi se ne tornò indietro in città.
[165] Il popolo correva dietro Giuda [Tommaso] per liberarlo, ma i soldati lo scortavano con lance affiancandolo a destra e a sinistra mentre quel principe lo teneva per mano e lo reggeva. Giuda [Tommaso] disse: "O misteri nascosti che si compiono in me persino nell'ora della partenza da questo mondo! O ricchezza della sua grazia che non ci lascia sentire le sofferenze del corpo! Sono consegnato all'Unico! Ecco, infatti, che un capo mi guida e mi tiene per mano per potermi affidare all'Unico, al quale appunto io miro con la speranza di riceverlo. Nostro Signore, che è l'Unico, soffre per mano di uno".
[166] Salito Giuda [Tommaso] sulla montagna dove essi dovevano pugnalarlo, disse a quelli che lo tenevano: "Almeno ora, che sono sul punto di partire da questo mondo, ascoltatemi! Non siano ciechi gli occhi del vostro cuore, nè siano sorde le vostre orecchie da non ascoltare! Credete in questo Dio ch'io predico, non seguitate a camminare secondo la pervicacia del vostro cuore!
Camminate secondo tutte le virtù che si addicono alla libertà e alla gloria degli uomini, e alla
vita di Dio".
[167] Giuda [Tommaso] disse a Vizan: "Figlio del re terreno, Mazdai, e servo di Gesù Cristo, lascia che gli inservienti compiano la volontà del loro re Mazdai. Io vado a pregare". Vizan parlò ai soldati, ed essi permisero che Giuda [Tommaso] andasse a pregare. Giuda [Tommaso] andò e pregò così: "Mio Signore e mio Dio, mia speranza e mio salvatore, mia guida e accompagnatore in tutti i paesi che ho percorso nel tuo nome, sii con tutti i tuoi servi e guidami affinchè io possa giungere a te. A te, infatti, io ho affidato la mia anima, e nessuno la può strappare dalle tue mani. I miei peccati non mi siano di impedimento! Ecco, Signore, ch'io ho compiuto la tua volontà, sono divenuto schiavo per amore di quella libertà ch'io sto per ricevere oggi. Dammela, dunque, Signore Gesù, e perfezionala in me. Non ho dubbio alcuno a proposito della tua verità e del tuo amore, ma parlo al tuo cospetto a motivo dei presenti, con l'intenzione che sentano".
[166] Dopo avere pregato così, Giuda [Tommaso] disse ai soldati: "Venite e portate a compimento la volontà di chi vi ha mandato!". I soldati si avvicinarono, lo colpirono tutti insieme ed egli cadde a terra e morì. I fratelli piansero tutti insieme. Portarono dei bei capi di vestiario e molti indumenti di lino, e seppellirono Giuda [Tommaso] nel sepolcro ove erano stati sepolti gli antichi re.

Yuri Leveratto

Immagine: Apostolo Tommaso, Rubens

Note: 
1-  Medlycott, India and the Apostle St. Thomas (London, 1905). Fully reproduced in ICHC I, "The Nazranies", ed. George Menachery, 1998, pp.157 ff.
2-The Encyclopedia of Christianity, Volume 5 by Erwin Fahlbusch. Wm. B. Eerdmans Publishing - 2008. p. 285.
3-per approfondire le differenze tra Cristianesimo e gnosticismo vedere: http://yurileveratto2.blogspot.com.co/2015/11/lantica-disputa-tra-il-cristianesimo-e.html